CITTÀ-STATO
Centro abitato, di norma con un territorio dipendente, dotato di piena autonomia di governo. Sebbene già presente in tempi antichissimi, per esempio presso i sumeri, la città stato per antonomasia fu la polis greca, che si affermò, tra l'800 e il 700 a.C., probabilmente attraverso l'unione di più villaggi attorno a un luogo sacro, collocato per lo più su un'altura, che costituì l'acropoli. Formata dalla città vera e propria, dai beni rurali circostanti, in mano a singoli cittadini, e da terreni comuni, la polis ebbe le caratteristiche di uno stato indipendente. Nonostante differenze di organizzazione politica ogni polis fu caratterizzata (l'esempio più classico è quello di Atene) da assemblee, da governi eletti dai cittadini, da leggi eguali per tutti i liberi maschi proprietari, dalla libertà d'espressione ecc. Altro esempio di diffusione su larga scala del sistema delle città-stato (o, come è anche possibile definirle, stato-città) furono i comuni medievali, in particolare italiani, anch'essi dotati di piena autonomia amministrativa e politica tanto sul piano interno quanto su quello esterno e governati in modo tendenzialmente democratico.
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